Malsane abitudini alimentari

18 novembre 2011

OVVERO CIBI CHE DANNO ASSUEFAZIONE

Quando ho preso la mia valigia di cartone tenuta su dallo spago e sono emigrata oltremanica lo sapevo già che avrei avuto dei problemi alimentari. Il fatto è che io non amo particolarmente cucinare, mentre amo profondamente il junk food.

Un po’ per retaggio culturale ancestrale (da dove vengo io si frigge tutto. Tutto.), un po’ per ovvia delizia del palato (perchè una patata subfritta ha ovviamente più sapore della sua gemella svaporata), a me i cibi malsani mi piacciono. In più costano pochissimo, il ché per uno dalle finanze limitate come me è un’attrazione irresistibile. Perciò, anche se per lo più cerco di evitare di mangiare certi cibi, qua la tentazione è ad ogni angolo, non solo fuori di casa, ma anche dentro il frigo. Sì perché neanche quando vado al supermercato riesco a resistere al deep fried fish confezione da 8 pezzi a 2 pound. Ché non solo è buono (perché sì, è buono!), ma mi svolta ben 4 cene. Per questo, inoltre, cerco di andare al supermercato da sola, senza S., ché invece è di natura salutista, e se per esempio si trova a dover scegliere tra marmellata e nutella, sceglie la marmellata (sì, lo so, sarebbe da prenderlo e torturarlo, se non fosse che per me è meglio, così la nutella è tutta per me).

Comunque la questione che mi sta dando da riflettere in questi giorni è che la mia dipendenza alimentare si è andata a sviluppare in un senso che non avrei mai immaginato. Cioè, benché ami profondamente il fish’n’chips, i cupcake, i cookies, il pie and mash, i sausage rolls e altre aberrazioni culinarie di questo genere, l’unica cosa alla quale davvero non riesco a resistere è la zuppa di tesco!

Ricordo ancora quando l’ho vista la prima volta, nel banco frigo, assieme a tutte le sue innumerevoli gemelle di vari colori e sapori. Ho pensato fosse un cibo da ospedale, o da emergenza per quando ti si rompe la dentiera. Poi ho guardato più in basso e ho visto l’imperdibile offerta, 3×2 ad un prezzo vergognoso. Ho dovuto comprarla per forza, per lo più pensando che potevo rifilarla al salutista una volta che io avrei mangiato delle patatine fritte con hamburger. E invece è successo che il salutista, pensando che dentro quella zuppa potesse esserci roba chimicissima, ha deciso di non mangiarla e io per lo stesso motivo ho deciso di provarla.

Una rivelazione. Un raggio di sole nel grigiore del cielo inglese. E’ così buona, cremosa, saporita, economica, velocissima da preparare, che è diventata il mio cibo preferito. Mi ha irretito. La amo. La mangerei di continuo.

A lei dedico questo post.

Oggi mangio quella leek and potato. Tesco soups